La Tribuna del David

david sfocatura

Il David all’interno della Tribuna

Nel 1872 avviene un evento di portata storica che modificherà la storia della Galleria dell’Accademia e del David. Basati su dati forniti dagli esperti, viene deciso dal Comune di Firenze di trasferire il blocco marmoreo del David di Michelangelo dalla scalinata di Palazzo Vecchio, ove rischiava di essere compromessa la sua integrità fisica per la lunga e continua esposizione agli agenti atmosferici esterni, in via Ricasoli all’interno della Galleria dell’Accademia. Per l’occasione venne appositamente costruita una tribuna a pianta rettangolare, raccordata ad una esedra semicircolare, posta in fondo alla sala dei quadri antichi (oggi Corridoio dei Prigioni), con chiusura in alto da lucernario per l’illuminazione naturale della grande opera.
Il progetto venne curato dall’architetto Emilio De Fabris la cui ideazione, come è stato riconosciuto dai maggiori critici d’arte, ha esaltato la bellezza del giovane eroe biblico divenuto poi simbolo ed emblema della repubblica fiorentina dopo la cacciata dei Medici. Il trasferimento della statua durò oltre dieci giorni e venne movimentata su rotaie, sistema ritenuto più sicuro onde sopportare le sconnessioni e il pericolo ribaltamento lungo le strade fiorentine. Il David liberato dalla protezione del castello ligneo, venne esposto circa nove anni dopo il suo trasferimento e collocato su basamento a giusta altezza dal pavimento in accordo con i punti di osservazione prospettica del visitatore e con alle spalle l’esedra voluta dal De Fabris.