Il primo insediamento fuori le mura : lo Spedale di San Matteo
In epoca medievale, intorno ai primi anni del 1300 in quest’area denominata di Cafaggio, al tempo fuori le mura della città fino a quando non fu inglobata dall’espansione della seconda cerchia di di età comunale del 1280, detta anche di Arnolfo, sorgeva l’antico monastero delle suore di S. Niccolò in Cafaggio che occupava l’angolo compreso tra via dei Ciliegi (oggi via Alfani ) e via del Cococomero (oggi via Ricasoli).
Ben presto nel 1391 sulla parte opposta a via del Cocomero sull’angolo dell’attuale Piazza San Marco sorse uno spedale destinato ad uomini e donne denominato di San Matteo di Cafaggio, commissionato dal banchiere Guglielmo (Lemmo) di Vinci di Graziano Balducci, il quale volle donare alla collettività un ospedale, erigendolo sui terreni di sua proprietà e affidando nel 1385 l’esecuzione della fabbrica a Romolo di Bandino e a Sandro del Vinta “maestri di pietra e di legname” ai quali richiese di erigere una loggia d’angolo sulla piazza sull’esempio dello spedale di Bonifazio in via San Gallo. Nel 1388 il banchiere Lemmo, dopo alterne vicende, affidò sempre agli stessi maestri la ristrutturazione del monastero delle Suore di S Niccolò con l’indicazione di rimpiegare le strutture presistenti del vecchio monastero. Nel 1410 lo spedale di San Matteo entra praticamente in servizio. Questo assetto urbano con la relativa destinazione rimane pressochè immutato fino all’avvento del Granduca Leopoldo 1° di Lorena. La mappa prospettica di Firenze del 1584 del cartografo fiorentino Stefano Bonsignori ( Nova Pulcherrimae Civitatis Florentiae Topographia ) riporta puntualmente la disposizione urbanistica e gli edifici allora eretti nell’area di Cafaggio.
